Kurtun Adventure Race Turchia

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Il resoconto della gara del team Salomon Italia

pont / 01.08.2008See All Event Posts Follow Event
Poco dopo la entusiasmante ma sfortunata The Turas conclusa fuori classifica in Irlanda, tramite il sito SleepMonsters notiamo la prima edizione internazionale della Kurtun Adventure Race che invita gratis teams stranieri. Squadra da due, passaggi aerei accessibili. I luoghi appaiono remoti, come alle origini delle AdventureRaces. Sento Telemaco, compagno di molte gareavventura e in poche ore mandiamo la nostra iscrizione, venti giorni per partire.

Dopo un giorno nella parte asiatica di Istambul, ci riuniamo a tutti i teams provenienti da USA, Canarie, Spagna, Inghilterra, Polonia , Turchia e partiamo con il bus dell’organizzazione che attraversa la Turchia da ovest a est lungo la costa del MarNero, per poi addentrarsi nella regione montana di Gumushane. 17 ore di viaggio che ci permettono nelle soste di entrare in contatto con usi, costumi ed una cultura completamente diversa. Arrivati nel villaggio di Kurtun ci stabiliamo per i tre giorni che ci separano dalla partenza in un confortevole ostello dove abbiamo modo di assaggiare specialità culinarie della regione. Il percorso di gara rivelato il giorno prima della partenza si snoda su quattro giorni con brevi soste notturne introdotte per raccogliere tutti i team, visti i pericoli dati dalla presenza di orsi e lupi. 250 km con più di ottomila metri di dislivello praticando corsa/trek in alta montagna, mountainbike, kayak, nuoto, trek con mulo, attraversamento di grotte, una teleferica locale, calate ed ascese su corde fisse su pareti rocciose. Le 16 mappe militari in scala 1/25000 risalgono al 1950 e l’orientamento si preannuncia difficile per l’imprecisione nella corrispondenza di strade e sentieri.

Sulla start line danziamo musiche turche ritmate insieme alla popolazione locale, il paese è riunito in festa attorno a noi. Partiamo in mountainbike, il ritmo è subito veloce, ci rendiamo conto che i nostri concorrenti, anche le squadre locali, non sono da sottovalutare. Dopo pochi chilometri il primo stop alla teleferica si crea come previsto un imbuto ma per noi e molte altre squadre è occasione per adattarsi allo sforzo in tale clima, siamo a mille metri ma le temperature sono alte. 500 metri nel vuoto sospesi su un carrello in uso ai locali di ferro e legno! Il percorso continua in costante salita attraverso foreste di conifere ed alberi secolari sino ai 2400 metri. Siamo terzi ma con la notte ci troviamo insieme ai due team spagnoli su una strada che finisce nel nulla. Due squadre turche prendono altre direzioni e concludono prima di noi i 55km dopo 8 ore di gara.

Alle cinque di mattino del secondo giorno partenza rilassante con i muli che caricano i nostri zaini non si può far correre gli animali ma alcuni team sono più lenti. Iniziamo nonstop la lunga sezione di trekking di 40 km e 4000 metri di dislivello che attraversa vette e nevai sopra i 3300 metri. Attraversiamo vallate mozzafiato e villaggi che appaiono fermi nel tempo, persone che ci osservano stupite che conservano l’ospitalità originaria verso lo straniero viaggiatore. L’orientamento fa la differenza, molti team fanno errori e ci ritroviamo primi al checkpoint intermedio insieme ad un team turco ed ad uno spagnolo. Siamo entusiasti e proseguiamo veloci discendendo valli incontaminate sino alla zona cambio dove montiamo in sella alle nostre mtb LeeCougan. Il percorso è veloce nonostante alcune imprecisioni sulle mappe, concludiamo in seconda posizione la giornata dopo 20 ore di gara a soli 40 minuti dal Team Combat Divers, militari assaltatori turchi che ambiscono alla vittoria.

Iniziamo il terzo giorno con la sezione di 15km di kayak su lago che conduciamo e concludiamo in testa, cambio veloce e partenza in mtb per 40km veloci verso la sezione di roccia, la grotta. Purtroppo buchiamo due volte e arriviamo alla sezione su corde in quarta posizione ma a distanza di 20 minuti dai primi, queste attività si fanno un team per volta e quando partiamo per il trek finale il distacco è aumentato a due ore. Partiamo senza demoralizzarci, corriamo per quasi tutto il percorso, recuperiamo due team e concludiamo la giornata secondi. Siamo in un villaggio a 2400 metri.

L’ultimo giorno di gara inizia con una indimenticabile pedalata su creste sopra i 2000 metri con panorami straordinari che conduciamo insieme al team spagnolo Medilast. L’ultima sezione di nuoto è entusiasmante ma difficile per il vento contrario e le onde che si creano. Finiamo accolti da una folla gremita, una grande festa. Sappiamo di essere secondi per pochi minuti. Le premiazioni confermano la classifica sui quattro giorni. Primi i turchi di Combat divers, secondi Salomon Italia , terzi Team Canarias.
Un esperienza che mi ha riportato alle origini delle AdventureRaces, culture originali, luoghi fuori dalle rotte turistiche. L’anno prossimo un’altra zona remota della Turchia sarà meta di una nuova AR internazionale, non mancheremo.

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